Un classico mulino che muove una pompa: ecco il concetto semplicissimo dietro il quale c’e’ la tecnologia della ‘osmosi inversa’ sviluppata dalla Delft University of Technology in Olanda (e dove, sennò? La terra dei mulini) che, ‘sparando’ l’acqua di mare a 60bar attraverso una membrana, la trasforma all’istante in acqua bevibile.
La combinazione di mulini e desalinizzatori è già disponibile in commercio: questi mulini producono elettricità dal vento, la immagazzinano e la utilizzano per muovere una pompa ad alta pressione: fino ad ora, però, la conservazione di questa energia era molto costosa, ed avveniva non senza enormi dispersioni.
In questo nuovo ‘mulino salva-acqua’, la pompa è azionata direttamente dal vento: un espediente geniale che bypassa ogni problema di gestione dell’energia elettrica.
Il modello di mulino prescelto è normalmente usato per l’irrigazione: gira lentamente ed è robustissimo: alla sua base produrrà dai 5 ai 10 metri cubi di acqua dolce al giorno.
Bastano per un villaggio di 500 abitanti, e in più è in grado di ‘raccogliere’ acqua dolce per formare una riserva che può durare 5 giorni.
Maggiori informazioni sul sito www.drinkingwiththewind.nl