“Precipitazioni piovose inferiori alla media, precipitazioni nevose meno 40 per cento. Significa che le riserve naturali d’acqua non ci sono più”. Questa, in sintesi, l’analisi di Gianni Del Pero, presidente del Consorzio irriguo Adda e nello staff di presidenza dell’Arpa ( Agenzia regionale prevenzione ambiente) Lombardia.
“Fino a fine maggio si è assistito al blocco della produzione di energia nelle centrali idroelettriche. Lo scopo era quello di riempire il più possibile gli invasi per assicurare l’acqua anche all’agricoltura, cui però è stato chiesto di risparmiare dal 5 all’8 per cento”. C’è un altro obiettivo su cui Del Pero avanza una critica: “Alzare attraverso i rilasci il livello del Po di almeno 10 centimetri a giugno e lugli, per garantire il raffreddamento delle centrali termoelettriche”. Risorse naturali all’osso: lago Maggiore in sofferenza, preoccupante il livello del Garda. Se la cavano i laghi di Como e d’Iseo.
da “JOB Milano” numero 6 giugno 2007