Da scarto a risorsa: le bottiglie di plastica riciclata diventano una materia prima per produrre tessuti.
In questo modo sottrae materiali che altrimenti sarebbero destinati allo smaltimento in una discarica e, invece, diventano una risorsa che rientra nei processi produttivi.
E’ curioso vederne il processo produttivo, di come queste bottiglie di PET possano essere trasformate in fibre di poliestere da utilizzare per fabbricare vestiario di vario tipo.
Viene da chiedersi però quale sia il costo (in CO2) di questi continui spostamenti tra uno stabilimento e l’altro e se ci siano rischi per la salute durante la produzione del filato.
Il processo per la filatura inoltre deve utilizzare bottiglie dello stesso colore, sarà mai possibile preparare i cittadini a separare i tappi dalle bottiglie e differenziare le stesse per colore?
Questa operazione potrebbe ridurre notevolmente il costo della filatura, a monte del processo. Ma richiederebbe uno sforzo logistico non indifferente per quanto riguarda la sistemazione in container, e un livello di controllo che non credo la società sia disposta a comprendere.
Sono passati diversi anni dai primi esperimenti sui filati dal PET, solo vivendo scopriremo ulteriori miglioramenti.