Troviamo su Internet l’acqua per i popoli assetati. No, non è una provocazione. È il “Twestival 2009”. Un tentativo, uno dei primi e dei meglio organizzati, per coagulare intorno alle comunità virtuali un progetto con scopi sociali.
È uno sforzo mondiale in corso in queste ore in tutto il web e, fisicamente, in oltre 175 città del pianeta per alleviare uno dei problemi più gravi del nostro tempo: la mancanza di acqua potabile e sicura. Più di un miliardo di persone nel mondo soffrono e muoiono per problemi sanitari dovuti all’insicurezza dell’acqua che bevono. La mancanza di acqua uccide più della fame e delle guerre.
L’idea nasce intorno al social network Twitter (in inglese cinguettare), la rete di microblogging ancora poco usata in Italia, ma diffusissima in molti paesi, che permette agli utenti di mandare messaggi di testo, lunghi non più di un sms, sulla propria pagina e in contemporanea su quella dei propri amici. Insomma, una sorta di Facebook più istantaneo e tutto testuale.
È qui che nasce l’idea di organizzare un festival in contemporanea in tutto il mondo per far incontrare fisicamente gli utenti di Twitter introno alla causa di “Charity:water (http://www.charitywater.org/)” l’ong che da sempre si batte per portare acqua potabile e sicura alle popolazioni nei paesi in via di sviluppo, finanziando progetti sostenibili nelle aree di maggior bisogno. L’obiettivo è di scavare pozzi e fornire accesso ad acqua potabile e sicura a 200 comunità. «Partecipando al Twestival – spiegano gli organizzatori – con il tuo biglietto, non dai acqua, dai accesso all’acqua: qualcosa che può portare un beneficio duraturo e una maggiore speranza di vita a migliaia di persone».
Così in queste ore migliaia di persone si stanno incontrando per condividere questa battaglia e per scambiarsi idee ed esperienze sul tema del risparmio idrico (la mappa di tutte le località su http://video.liveearth.org/). Sono già in corso le feste ad Auckland, in Nuova Zelanda. Stanno per cominciare quelle a Tokyo e in tante città australiane e sul sito di Charity:water c’è l’aggiornamento in tempo reale delle cifre raccolte. Poi toccherà alla Cina, all’India, all’Africa, all’Europa e alle Americhe. Qui da noi gli appuntamenti sono a Roma (oggi ore 19:30 al «Femme» di via del Pellegrino, 14 – zona Campo de’ Fiori – http://rome.twestival.com/) e a Lecce (http://lecce.twestival.com/). Per tutti l’ingresso sarà di 5 euro, che saranno interamente versati a “Charity:water”. Nei locali è d’obbligo la connessione wi-fi per “twittare” e seguire i “tweet” degli altri Twestival che si svolgono in contemporanea. Per chi non potrà raggiungere le sedi del Twestival c’è sempre la possibilità di donare i suoi 5 euro su Internet sul sito di “Charity:water”.
Infine un video. Quello che la star hollywoodiana Jennifer Connelly ha realizzato gratuitamente per la campagna shock firmata da Terry George, già regista nel 2004 di “Hotel Rwanda”, per Charity:water.
Da L’Unità del 12 febbraio 09