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Al V Forum Mondiale sull’acqua che si sta tenendo in queste ore in Turchia e che si concluderà il 22 marzo giornata mondiale dell’acqua si stanno facendo i conti sulla risorsa più preziosa del nostro Pianeta.
Secondo il terzo rapporto Water in a changing world presentato a Instanbul la situazione più disastrosa non potrebbe essere. Scrive Carta:
Questo quinto Forum dal titolo «Bridging Divides for Water» (Costruire ponti contro le divisioni per l’acqua) è «un think-thank privato», dedicato al problema delle risorse idriche nel mondo, organizzato dal World Water Council (il Consiglio mondiale dell’acqua), legato alla Banca Mondiale, alle multinazionali e alle politiche dei pesi che pensano che l’acqua sia un «affare» e come tale intendono gestirlo.
Infatti, il Forum, è organizzato ogni tre anni dalla Banca Mondiale e in genere vede la partecipazione dei minitri dell’ambiente di 180 paesi, che con oltre a 3000 organizzazioni e 20mila professionisti si confrontano sulle scelte da fare per tutelare l’acqua. Ma il punto è: tutelarla da parte di chi? Delle Multinazionali interessate a farla diventare sempre più preziosa aumentando così i loro introiti? O per assicurare una distribuzione equa a tutto il Pianeta? A far pendere l’analisi su una scelta di tipo economico e non umanitario è il fatto che i rappresentanti delle associazioni ambientaliste tutte non siano stati invitati, come dire che per la gente che difende i propri interessi non c’è posto.
Perciò da venerdì 20 marzo al 22 si svolgerà il Forum alternativo organizzato da ONG, attivisti, studiosi e entilocali (per l’Italia ci sono “Carovana per l’acqua” e la Rete italiana dei laghi, “Living Lakes”.
Una strenua opposizione sarà fatta contro le dighe che svenano i paesi poveri e che hanno un impatto devastante sull’ambiente. sarà organizzato, infine anche il Tribunale dell’acqua dove saranno discussi quattro casi con l’obiettivo di portare alla ribalta internazionale le ragioni di chi l’acqua non c’è l’ha.
» I lavori del forum in diretta
Da Ecoblog del 17 marzo 09