Da oggi, da due fontanelle pubbliche di Foligno e Spoleto, sgorga acqua frizzante la cui erogazione sara’ gratuita per il mese di maggio e, successivamente, avra’ un costo di 5 centesimi per un litro e mezzo d’acqua. Le due fontanelle sono state inaugurate stamani nella localita’ folignate di S. Paolo e in Piazza d’Armi, a Spoleto e si tratta delle prime fontane pubbliche in Umbria di acqua naturale e frizzante. L’iniziativa, voluta dalla Regione Umbria e realizzata in collaborazione con la Provincia di Perugia, l’Ambito territoriale integrato ATI3, i Comuni di Foligno e Spoleto, Valle Umbra Servizi e la Societa’ Ecologos, rientra nei ‘Percorsi innovativi di riduzione dei rifiuti alla fonte’, il progetto sperimentale promosso dalla stessa Regione per limitare l’impatto dei rifiuti sull’ambiente. Oltre alle fontanelle d’acqua, le altre azioni, alcune delle quali gia’ concretizzate, riguardano la distribuzione di detersivi alla spina e di latte sfuso. ”Il progetto, in linea con il nuovo Piano dei rifiuti – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini – e’ volto a ridurre la produzione di imballaggi e la quantita’ di rifiuti, che unitamente all’incremento del livello di raccolta differenziata rappresentano i cardini delle politiche ambientali della Regione”. ”Gli italiani sono tra i maggiori consumatori mondiali di acqua minerale imbottigliata, ma l’Italia – ha aggiunto il direttore di ATI3 Fausto Galilei – e’ uno dei paesi in cui l’acqua di rubinetto e’ piu’ buona, controllata e sana.
Con queste installazioni vogliamo invertire la tendenza e valorizzare la qualita’ delle risorse idriche del nostro territorio”. Il presidente di Valle Umbra Servizi, Piergiorgio Carigi, ha ricordato che anche in questa occasione, ”per il valore educativo e simbolico dell’iniziativa”, sono state coinvolte le scuole e che oggi ”per le giovani generazioni e’ necessario agire tenendo conto dell’impatto che le proprie azioni hanno sull’ambiente”. Nei prossimi mesi saranno inaugurate quattro nuove fontane pubbliche in altre zone dell’Umbria.
Da “AGI.it” del 5 maggio 09