Nell’ultimo anno il costo dell’acqua ha registrato un incremento medio del 5,4% rispetto al 2007, con aumenti a due cifre in 15 città: si parte dalla Campania (+34.3% a Salerno) per arrivare in Emilia Romagna (+21.4% a Parma) passando per Basilicata (+16.1% a Potenza e Matera), Veneto (++16.3% a Padova), Lombardia (+15.9 a Lodi, +13.4% a Cremona), Piemonte (+14.5% a Verbania), Marche (+14.4% a Urbino) e Friuli (+12.1% Gorizia). L’indagine arriva da Cittadinanzattiva, che sottolinea anche come secondo i dati Istat, da Gennaio 2000 a luglio 2009 l’aumento sia stato del 47%.
Secondo Cittadinanzattiva, al Nord si investe di più nel settore idrico e le tariffe sono mediamente più basse, così come la dispersione. Al Sud invece non si investe, la rete è un colabrodo e anche se la potabilità è migliore del nord le continue interruzioni del servizio in molti casi non favoriscono il consumo di acqua del rubinetto.
Da Metro del 16 ottobre 2009