Atlandide risorge a Dubai

Mettete insieme un resort di lusso con suite da 400 a 20mila euro, un acquario con 65mila specie marine (il più grande del medio oriente), un acquapark di 17 ettari e otterete Atlantis the Palm. A Dubai, la città più importante dell’omonimo emirato che, dopo aver sorpreso con il primo albergo a sette stelle a forma di vela, oggi stupisce aprendo al pubblico le porte del primo resort costruito sulla più grande isola artificiale, The Palm Jumeirah.

L’ambizioso progetto da 1,5 miliardi di dollari, che sarà inaugurato il 24 settembre, si ispira al mondo immaginario di Atlantide, l’isola leggendaria descritta per la prima volta da Platone e scomparsa negli abissi in una notte. Una fantasia riprodotta nei minimi dettagli nel resort sulla Palma. Un mix di bellezza e Kitsch, dove tutto è artificiale, tranne i pesci. E non poteva essere altrimenti visto che è firmato dal Sol Kerzner, il re degli alberghi e delle sale da gioco che ha dato vita alla discussa Las Vegas sudafricana Sun City.

Ricco di bizzarri affreschi, chilometri di moquette e lampadari altissimi ispirati al tema marino, Atlantis comprende 1539 stanze, 17 ristoranti, una Spa e un labirinto di negozi. Sotto il corpo centrale del resort si trova la Lost Chamber, una serie di tunnel trasparenti che attraversano l’acquario e che ripercorrono la storia del continente perduto. E per gli amanti del divertimento c’è Acquaventure: piscine di acqua dolce e di mare, una baia dei delfini, scivoli, rapide e una lingua di sabbia che sembra non finire mai.

Da “Il venerdi di repubblica”