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OSAKA – Ah se le auto potessero viaggiare ad acqua invece che a benzina benzina! In molti ci hanno pensato, specie di questi tempi, con i prezzi dei carburanti schizzati a livelli sempre più alti. Detto e fatto. La società giapponese Genepax ha depositato la domanda per ottenere il brevetto di un motore elettrico alimentato ad acqua. Qualsiasi tipo di acqua: dolce, salata o piovana. Se una inovazione del genere diventasse una realtà produttiva e di consumo sarebbe una vera rivoluzione. E in tempi di prezzi alle stelle per il petrolio una notizia come questa, naturalmente, ha una risonanza mondiale. Anche se dall’ideazione alla sua traduzione industriale il cammino è ancora lungo.
UN LITRO – Kiyoshi Hirasawa, amministratore delegato della Genepax, in un’intervista a una tv locale giapponese ha detto che il motore, con un solo litro di acqua, sarebbe in grado di far viaggiare un’auto per circa un’ora alla velocità di 80 km all’ora. «Non c’è bisogno di costruire un’infrastruttura per ricaricare le batterie, come avviene di solito per la maggior parte delle auto elettriche», ha aggiunto Hirasawa. Il motore funziona grazie a un generatore che la scompone l’acqua e la utilizza per creare energia elettrica. Hirasawa ha ammesso però che l’applicazione pratica non è nel futuro immediato e spera che il brevetto sia di interesse delle grandi case automobilistiche giapponesi. Serve ancora una fase di sviluppo e bisogna sperare che almeno uno dei grandi produttori creda in questa prospettiva. Anche perché al momento i progetti fanno in direzione opposta: motori a cellule di idrogeno che producono acqua nel processo, e non che la consumano. Lì i produttori hanno investito ingenti capitali. Avranno il coraggio di puntare e scommettere su un motore che utilizza il carburante più diffuso sul pianeta?
Da Correire della Sera