B’Eau Pal: l’acqua che terrorizza i dirigenti DOW

Una nuova, bellissima bottiglia sta per essere lanciata sul mercato. Fino a qui niente di nuovo.Ciò che rende unica questa bottiglia è il suo contenuto. Non l’acqua dei ghiacciai delle Alpi, nessuna acqua proveniente da terre lontane, e non si tratta nemmeno di acqua purissima delle Fiji;

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L’acqua contenuta in questa bottiglia è stata contaminata dal più grande disastro chimico della storia. La notte fra il 2 e il 3 dicembre 1984, quaranta tonnellate di una miscela di gas letali fuoriescono dall’impianto di produzione di pesticidi della Union Carbide, azienda inglese, a Bhopal, in India. 20.000 morti: è il più grande disastro chimico della storia.

A venti anni di distanza gli effetti negativi sulla popolazione sono notevoli. Le falde acquifere sono fortemente contaminate e tonnellate di rifiuti tossici sono ancora abbandonati sul posto.

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Venti attivisti di Bhopal, compreso Sathyu Sarangi della Clinica Sambhavna di Bhopal, ha dimostrato fuori dalla sede della Dow vicino a Londra.Ai dipendenti dell’azienda sono state donate queste bottiglie d’acqua sulla cui etichetta si poteva leggere:

L’inimitabile caratteristica della nostra acqua è che proviene dal luogo del più grande incidente chimico che da 25 anni di lenta lisciviazione  rilascia tossine nel terrento. Dow Chemical (che ha acquistato la Union Carbide) ha rifiutato di bonificare il sito, tutte le nuove generazioni sono state avvelenate. Per ulteriori informazioni, si prega di visitare il sito www.bhopal.org

Le battaglie contro la DOW non si sono mai fermate negli anni. Cinque anni fa sembrava che l’incubo potesse finire, la DOW infatti aveva promesso di ripulire l’area, ma tutto questo si rivelò un imbroglio.

Il CEO di DOW, Mr. Andrew Liveris, ha diverse volte di ripulire l’immagine dell’azienda affermando in diverse situazione  che “la DOW si impegna nella creazione di soluzioni per portare acqua pulita in ogni parte del mondo”.

The YES MAN, un attivista molto impegnato ha proposto durante un’intervista alla BBC, di investire gli oltre 16 milioni di dollari che Liveris guadagna annualmente, per acquistare bottiglie di acqua pura per i bambini che ogni momento muoiono per cause legate ad acqua inquinata, o meglio ancora, di investire per costruire acquedotti per portare quell’acqua pulita che da 25 anni Bhopal aspetta, mentre la gente muore.

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