Cipsi: cinque proposte per “libera l’acqua”

Il Cipsi, coordinamento di 45 ong e associazioni di solidarietà internazionale, in occasione delle celebrazioni della Giornata Mondiale dell’Acqua 2008, ha organizzato una conferenza stampa dal titolo “Libera l’Acqua. Riconosci un diritto e portalo a chi non ce l’ha – 5 proposte concrete di cambiamento per l’acqua sul pianeta”.
Durante la conferenza, oltre a presentare 5 richieste concrete di cambiamento per l’acqua sul pianeta, saranno indicate le iniziative di sensibilizzazione nelle città italiane e estere che si svolgeranno nel mese di marzo per la Giornata Mondiale dell’Acqua, per riconoscere il diritto di tutti ad accedere all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, custodirla come bene comune e patrimonio dell’umanità, garantirla a chi non ce l’ha. Sarà inoltre proiettato il video la “Canzone dell’acqua” di Ron con immagini del Sud del mondo. Il cantante ha unito la sua voce all’impegno del Cipsi, prestandosi come testimonial della campagna.
La campagna “Libera l’Acqua” finanzia 14 progetti in 13 paesi di Africa, Asia e America latina.

Un miliardo e seicento milioni di persone ancora oggi non hanno accesso all’acqua potabile, due miliardi e seicento milioni non beneficiano di alcun servizio sanitario, un milione e ottocentomila bambini muoiono ogni anno per malattie connesse alla mancanza di risorse idriche. Per contrastare questa situazione, le associazioni del Cipsi (Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale) lanciano la campagna triennale “Libera l’acqua” di sensibilizzazione, informazione e raccolta di fondi.
Gli interventi consentiranno l’accesso all’acqua potabile e la tutela sanitaria e ambientale a oltre 400mila persone di 13 paesi d’Africa (Camerun, Eritrea, Etiopia, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo, Uganda), America latina (Argentina, Brasile El Salvador e Haiti) e Asia (Cambogia, Palestina, Sri Lanka). Queste iniziative di partenariato garantiranno il diritto concreto all’acqua potabile, portandola nelle scuole, nei centri di salute, nei villaggi, con particolare attenzione alla protezione delle risorse idriche e alla formazione, in riferimento agli aspetti sanitari, igienici, ambientali e di depurazione delle acqua.

Da “vita.it”