Roma, 24 nov. (Apcom) – Ogni anno il Financial Times lancia un appello ai suoi lettori perché finanzino e raccolgano fondi per un’associazione umanitaria. Per il 2008 il foglio della City ha scelto Water Aid, un’associazione fondata nel 1981 per diffondere i lavori di potabilizzazione idrica, promuovere l’igiene e favorire campagne per l’adozione di un approccio integrato e complessivo al tema della gestione delle risorse idriche.
Water Aid, sottolinea il Financial Times, è attiva in 17 paesi africani, asiatici e del pacifico. Secondo le stime correnti circa 900 milioni di persone al mondo non hanno attualmente accesso ad acque sicure e due miliardi e mezzo non dispongono di appropriati sistemi di potabilizzazione e igiene.
Tre attualmente i principali fronti di iniziativa di Water Aid: portare acque nei villaggi dell’Himalaya, dove donne e bambini del Nepal devono camminare per ore e ore ogni giorno per potersi procurre l’accqua necessaria. La cosidetta ‘rivoluzione delle toilet’, il tentativo di dotare i villaggi del Bangaldesh rurale di gabinetti per contrastare la piaga della diarrea e la contaminazione di intere zone attorno ai villagi. Infine, la lotta al cambiamento climatico, sviluppando in Mali sistemi di coltivazione e raccolto più attenti all’uso e alla gestione delle risorse idriche in modo da raccogliere al suolo quanta più acqua possibile evitando sprechi e dispersioni.