Il livello dei mari europei si sta innalzando più velocemente rispetto a quello del resto del globo. Alla base di questo fenomeno c’è lo scioglimento dei ghiacci della vicina Groenlandia, che sta procedendo a tempo di record. L’allarme arriva dall’ultimo rapporto Impacts of Europe’s changing climate compilato dalla Commissione Europea, dall’Agenzia Europea per l’Ambiente e World Health tributo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dal gruppo Nazionale di Oceonagrafia Operativa. Questo scenario secondo gli esperti potrebbe dare il via a una serie di effetti a catena a partire dall’erosione costiera.
Se l’innalzamento dovesse continuare a questi ritmi le inondazioni in coincidenza di cicloni potrebbero mettere a serio rischio zone pianeggianti che sono a livello del mare.
I mutamenti climatici, secondo il rapporto rischiano di aprire anche un allarme pesca: la vita marina e le abitudini della fauna ittica cambieranno, con conseguenze anche devastanti per un settore che in molte parti del Vecchio Continuente è già in crisi nera. Eventuali inondazioni potrebbero portare all’inquinamento anche di diverse riserve d’acqua dolce (in Italia Coldiretti ha già lanciato l’allarme per la Pianura Padana), e questo danneggerebbe in modo sensibile anche l’agricoltura.
Per gli analisti della Commisione Europea le condizioni termiche e ambientali dovuto all’innalzamento dei mari andranno monitorate giorno per giorno per evitare il peggio.