La cura con l’acqua

C’è un nuovo metodo per liberarsi dei capillari superficiali che rovinano le gambe di sette donne su dieci ( a volta già dai 30 anni). La tecnica a base di acqua salata concentrata messa a punto da Patrizia Gilardino, chirurgo estetico e membro della Società chirurgica plastica ricostruttiva ed estetica (www.sicpre.it), è analoga alla classica scleroterapia: si inietta una sostanza nei capillari per indurne la chiusura e quindi il riassorbimento. Però, al posto dei farmaci, c’è l’acqua salata: Così si azzerano le controindicazioni: il periclo di tossicità è nullo e si possono trattare anche pazienti pluriallergiche.

Chi vuole avere gambe perfette in vista della bella stagione deve cominciare a pensarci adesso: per ottenere il risultato voluto occorrono in media tra/cinque sedute (ognuna dura 45 minuti e costa circa 150 euro)da eseguire lungo l’arco di due mesi.

Unica precauzione : dopo i trattamenti non bisogna esporsi al sole per almeno una settimana. Il metodo è consigliato a chi ha numerosi capillari: Se sono pochi la scleroterapia tradizionale può risolverli in una sola volta. La tecnica standard, inoltre , è indicata in caso di varici più grandi. Terza opzione il laser, che in genere si sceglie per trattare il viso perchè sulle gambe è meno efficace e, richiedendo un maggiore numero di sedute, risulta costoso.

Da iO del febbraio 2009