Una società statunitense è pronta ad istallare a largo delle coste del Texas un impianto di dissalazione alimentato dalle stesse onde marine. La capacità? 11.000 litri al giorno, ma solo per cominciare
Il contrasto non potrebbe essere più estremo. Dopo il disastro petrolifero che sta ancora affliggendo le sue acque, il Golfo del Messico si prepara ad ospitare un impianto completamente votato alla sostenibilità. A largo di Freeport, in Texas, la società Indipendente Natural Resources Inc (INR) spera infatti di dimostrare che il suo impianto di dissalazione, alimentato con la stessa energia marina, costituisce una soluzione su scala adattabile in tutto il mondo.
Il progetto impiegherà il sistema a pompa Seadog per catturare – senza l’impiego di pale o turbine – l’energia del moto ondoso e destinare una parte dell’elettricità così prodottà all’impianto di osmosi inversa che trasforma l’acqua salata in risorsa potabile. Dopo aver ricevuto il permesso all’istallazione da parte del Corpo di Ingegneria dell’esercito americano, la compagnia è ora pronta a partire con le prime fasi di edificazione. L’impianto, nella sua interezza, dovrebbe raggiungere i 45,72 metri di lunghezza per 22 metri circa di larghezza e dimostrarsi in grado di produrre fino 11.000 litri di acqua al giorno. “Potremmo produrre – ha spiegato Douglas Sandberg, vice presidente di INRI – oltre 20 volte questa quantità, ma innanzitutto vogliamo dimostrare il suo dinamismo anche su scala minore”.
Da rinnovabili.it