Libano: quando la pace corre sull’acqua…

Avsi impegnata in progetti idrici nel nord del paese

La pace è una cisterna da 3 milioni di litri d’acqua che a Baalbek, nella valle della Bekaa feudo di Hezbollah, serve per l’approvvigionamento idrico di 150mila persone, senza far distinzioni tra cristiani e musulmani. E’ un Canale che, sempre a Baalbek, utilizza le sorgenti d’acqua al confine con la Siria per le necessità di 60mila famiglie di ogni etnia e appartenenza politica o religiosa. La pace, in un Libano spesso ostaggio di tensioni, passa per la percezione, da parte della popolazione, di avere un destino comune e che non può esserci crescita del Paese senza convivenza pacifica.

Gli interventi di AVSI, attiva nel Paese dei cedri dal 1996, puntano a unire agli interventi di carattere tecnico il coinvolgimento della popolazione. La ristrutturazione della grande cisterna a Baalbek, inaugurata nei giorni scorsi, oltre a migliorare le condizioni igienico-sanitarie dell’area coinvolta, mira anche a dare un nuovo impulso all’agricoltura locale, soprattutto attraverso il coinvolgimento in attività formative di agricoltori di tutte le etnie e di tutte le fedi religiose. “E’ attraverso lo strumento ‘strategico’ dell’acqua che il Libano può riscoprire il legame che da decenni unisce le sue tante comunitàâ€?, ha commentato Marco Perini, responsabile di AVSI in Libano.

L’irrigazione dei campi, nella zona ovest della valle della Bekaa, è oggi di nuovo possibile soprattutto grazie al Canale 900, distrutto l’estate scorsa durante il conflitto tra l’esercito israeliano e i miliziani di Hezbollah e ristrutturato in pochi mesi da AVSI. Il Canale serve un’area di ben 2.000 ettari e non meno di 600 piccole e grandi aziende agricole.

Grande attenzione viene posta da AVSI – anche grazie al sostegno della Regione Lombardia sia nella prima emergenza che nel suo sviluppo – sulla formazione degli agricoltori e sulla crescita sostenibile delle attività rurali. Oltre un migliaio di agricoltori, ad esempio, vengono formati sulle nuove tecniche di irrigazione e gestione dei terreni, con una ricaduta positiva sulla vita di oltre 50mila persone. Inoltre, un programma ad hoc coinvolge 180 agricoltori nella promozione del passaggio da un’agricoltura tradizionale a quella sostenibile, con la riduzione dei residui di pesticidi nei prodotti ortofrutticoli e la promozione dei prodotti stessi.

AVSI ha inoltre avviato un grande programma, patrocinato dalla Regione Lombardia, per il miglioramento della gestione delle acque del Litani, “fiume della convivenzaâ€?. Si punta, in particolare, in collaborazione con le autorità locali, a sviluppare tutte le risorse (naturalistiche, economiche, sociali e culturali) che traggono la loro potenzialità dal Litani, coinvolgendo direttamente coloro che dal fiume traggono il sostentamento per sé e per la propria famiglia.

Da “Vita.it” del 13 giugno 2007