Finalmente abbiamo scoperto l’acqua fresca :-).
Come riferiscono La Stampa e (in modo molto più approfondito) la Repubblica, New York e altre città americane hanno dato il via ad una campagna per valorizzare l’acqua del rubinetto e per ridurre il consumo di acqua in bottiglie di plastica.
Ma non si tratta solo degli Stati Uniti. In Francia, la società pubblica Eau de Paris , che rifornisce ogni giorno i parigini con oltre 500 milioni di litri di acqua, ha commissionato al designer Pierre Charpin una bottiglia di vetro per l’acuqa del rubinetto. La bottiglia, scrivono sul sito parigino, «risponde alla volontà di creare un oggetto simbolico ed elegante per l’acqua del rubinetto, ma anche uno strumento pratico di facile uso quotidiano che possa trovare il suo spazio sul tavolo dei cittadini.»
Basta acqua in bottiglie di plastica! Per essere sostenibili beviamo l’acqua del rubinetto!
SOSTENIBILITA’. Come spiego in questo post , ogni italiano consuma ogni anno in media 270 litri di acqua minerale e bibite, equivalenti a 180 bottiglie da 1,5 litri. L’impatto ambientale è pari al consumo di 22 litri di petrolio e 108 litri d’acqua (utilizzati per la produzione e il trasporto), oltre all’emissione di 23 kg di CO2. Ridurre questi consumi è doveroso e necessario
SALUTE. L’acqua pubblica degli acquedotti è molto più controllata e sicura di quella che viene imbottigliata. Non tutta l’acqua minerale proviene da incontaminate fonti alpine; due delle marche più comuni (Vera e S.Benedetto) prelevano l’acqua da pozzi sotterranei di pianura. Come ho sentito dire a Luca Mercalli, si tratta di “acquaccia di pozzo”
SOCIETA’ CIVILE. L’acqua è un diritto e non una merce. A questo proposito, segnalo le iniziative di altreconomia: mettiamola fuori legge (per vietare la pubblicità dell’acqua in bottiglia) e imbrocchiamola! (per richiedere l’acqua del rubinetto dei locali pubblici)
Da “ECOalfabeta” del 17 luglio 2007