Avete presente il detto âidentici come due gocce dâacquaâ?? Bene, in realtà è falso! A smentirlo è lo scienziato giapponese Masaru Emoto, che con alcuni esperimenti è riuscito a dimostrare che lâacqua è influenzabile dallâambiente esterno: persino due gocce con le stesse proprietà chimiche e fisiche, se esposte a diversi suoni, reagiscono differenziandosi tra loro.
Masaru Emoto ha sottoposto lâacqua alle vibrazioni della musica e poi, ancora alle parole. Ne ha osservato al microscopio il congelamento. Il risultato? Lâacqua âtrattataâ? si trasforma in cristalli con forme diverse secondo il tipo di vibrazione ricevuta: sottoposta al suono di parole positive, dolci e amorevoli, lâacqua ârispondeâ? con dei cristalli molto belli, simili a quelli della neve. Al contrario, se esposta a vibrazioni negative, lâacqua crea strutture ârozzeâ?, prive di armonia.
âà difficile accettare che l’uomo possa credere al concetto di dialogo con l’acquaâ¦â?, afferma Masaru Emoto nel sito, ââ¦lâacqua è come un nastro magnetico liquido in grado di registrare in modo molto sensibile le informazioni energetiche che riceve dall’ambienteâ?.
Sullâ âondaâ? di queste ricerche, il 25 luglio del 1999, trecento persone si riunirono lungo le sponde del lago Biwa, tra i più inquinati del Giappone e solennemente iniziarono a recitare parole di amore e speranza. Il risultato fu sorprendente: un campione di acqua del lago, prelevato dopo la preghiera e congelato, ha creato dei bellissimi cristalli.
In questo modo, il ricercatore giapponese è riuscito a dimostrare che la vibrazione dell’amore e della gratitudine possono essere trasmesse, perfino a ruscelli, a laghi e fiumi. In seguito, è nato un progetto dedicato ai corsi d’acqua che attraversano i paesi devastati dai conflitti e dalle guerre. Su “thank â water ” Masaru Emoto scrive: âCon questo gesto di preghiera all’acqua è come se operassimo una trasfusione al pianeta sostenendolo con la vibrazione più potente, quella dell’amore.â?
Molti sono gli utenti che si confrontano su questo argomento : âla musica altro non è che una continua perturbazione dell’aria con onde di pressione che, colpendo il recipiente dell’acqua, lo fanno vibrareâ?. Per questo di formerebbero cristalli diversi, a seconda del ritmo della musica. Câè, anche, chi pubblica alcune foto a sostegno della tesi del dottore Masaru Emoto, provata anche dagli esperimenti eseguiti dal chimico svizzero Louis Rey e dal medico francese Jacques Benveniste.
Infine, rispondete a questa domanda, posta da un blogger, a seguito di un video che proverebbe la âsensibilità â? dellâacqua: âSe i pensieri e le nostre parole possono fare questo allâacqua cosa possono fare alla nostra vita?â?