Portogallo il nucleare si chiama sole, vento e acqua

ROMA, 17 GIU – Sorgera’ vicino a Moura, piccola citta’ in una delle zone piu’ assolate d’Europa, in Portogallo, la centrale solare piu’ grande del mondo. Saranno 2.520 i moduli solari a inseguimento, ciascuno delle dimensioni di una casa, per una potenza di 45 MW. Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese The Guardian, il progetto costera’ piu’ di 313 milioni di euro e fornira’ elettricita’ sufficiente per i bisogni di 30 mila case. Il Portogallo non ha riserve di gas ne’ di petrolio o carbone, nessuna centale nucleare, ma ha fatto di questa debolezza un punto di forza, scegliendo di diventare uno dei Paesi leader in Europa nel campo delle energie rinnovabili. ”Il vento e l’acqua sono la nostra energia nucleare – ha dichiarato il ministro dell’economia portoghese Manuel Pinho – il costo relativo delle rinnovabili, in questo momento, e’ molto piu’ basso, ed e’ dunque li’ che vanno messi gli incentivi”.

Solar field

Entro il 2020 il Portogallo si e’ prefisso di ottenere da fonti pulite ben il 31% della sua energia primaria. Questo significa per il Paese incrementare la quota da rinnovabili dal 20% del 2005 fino al 60% nel 2020. Obiettivi che lo candidano sul podio europeo per le rinnovabili dopo Svezia, Lituania e Finlandia. In meno di tre anni il Portogallo ha, infatti, triplicato la sua potenza idroelettrica, quadruplicato quella eolica e sta investendo massicciamente nel fotovoltaico e negli impianti per ricavare energia dal mare. Incentivi a lungo termine e burocrazia relativamente snella le industrie delle rinnovabili stanno investendo in Portogallo cifre importanti: per il 2010 il Paese si aspetta l’arrivo di capitali per 12 miliardi di euro e 10 volte tanto per il 2020. Nel nord del Paese, ad esempio, vicino alla piu’ grande centrale eolica del mondo, si e’ stabilita un’azienda tedesca che costruisce circa 600 rotori per turbine eoliche all’anno, destinate sia al mercato nazionale che a quello estero e che impiega piu’ di 1.200 persone, di cui la meta’ sono operai provenienti dal settore tessile in declino.

Altro caso e’ la nascente industria degli impianti per ricavare energia dal mare: il primo impianto commerciale per sfruttare il moto ondoso verra’ assemblato vicino a Porto da un’azienda scozzese e promette di essere l’inizio di qualcosa di molto piu’ grande; la portoghese Enersis prevede, infatti, di investire oltre un miliardo di euro in una serie di impianti, capaci di fornire complessivamente elettricita’ per il fabbisogno di 450mila abitazioni.