Approvato oggi, alla Camera dei Deputati, l´emendamento al Disegno di Legge Bersani contenente il provvedimento di moratoria sui processi di privatizzazione dell´acqua.
FIRENZE. I movimenti per l’acqua cantano vittoria. E´ stato approvato oggi, alla Camera dei Deputati, l´emendamento al Disegno di Legge Bersani contenente il provvedimento di moratoria sui processi di privatizzazione dell´acqua. L´emendamento prevede che, fino all´approvazione di una nuova normativa, in attuazione dei decreti correttivi del decreto ambientale, relativa alla gestione del servizio idrico integrato, siano sospesi tutti gli affidamenti a soggetti privati, compresi quelli attualmente in corso.
«Il Parlamento dunque recepisce quanto da tempo, a partire dalla grande manifestazione nazionale di Palermo del 10 marzo scorso, i movimenti per l´acqua chiedono, attraverso le mobilitazioni territoriali e la campagna nazionale di raccolta firme per una nuova legge d´iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell´acqua» dichiarano dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua (composto da più di 70 realtà nazionali e oltre 1000 adesioni territoriali).
«Con questo provvedimento, che chiediamo sia rapidamente approvato anche dal Senato – continuano dal Forum – vengono sconfitte tutte le accelerazioni verso la privatizzazione dell´acqua che a livello regionale e locale erano state portate avanti dalle lobbies del capitale finanziario, per respingere la campagna in corso per la ripubblicizzazione dell´acqua e per far trovare di fronte al fatto compiuto ogni possibile conquista normativa in direzione dell´acqua bene comune e diritto umano universale».
Dal 13 gennaio scorso (data di inizio della campagna di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell´acqua) sono state raccolte oltre le 300.000 firme. «L´approvazione della moratoria dimostra una volta di più le ragioni del Forum dei Movimenti per l´Acqua che chiede che l´intero ciclo dell´acqua sia tolto dal mercato e restituito, come bene comune e risorsa da conservare, allo spazio pubblico e alle comunità locali per una gestione che sia pubblica e partecipativa».
Da “Greenreport.it” del 31 maggio 2007