Roma: sprecati quasi 4milioni di metri cubi d’acqua

Spreco d’acqua nella capitaleL’acqua di Roma? La chiamano “acqua der sindaco”: un bene prezioso anche se abbondante. Eppure se ne spreca tanta, più o meno quanta ne beve una città come Frosinone. Proprio così: liquido puro e potabile, distribuito dall’Acea Ato 2, che finisce nelle fogne.

Secondo l’Anaci (Associazione degli amministratori di condomino, ndr) ogni anno nella Capitale 3,75 milioni di metri cubi di acqua buona vanno a finire nella acque nere. La colpa sarebbe dei contratti di distribuzione forfettari definiti delle “bocche tarate”. Ossia, un sistema per cui dei piccoli cilindri installati al posto dei contatori distribuiscono la quantità costante e continua d’acqua prevista dal contratto, a prescindere dai consumi reali.

Quindi se un’utenza usa meno acqua, quella inutilizzata finisce comunque via nelle fogne, denuciano gli amministratori di condominio. Acea non smentisce, ma precisa che da tempo ha dato ad Anaci la disponibilità d’intervento su richiesta dei condomini. Inoltre l’azienda risponde che “da tempo non è più possibile richiedere utenze a bocca tarata e per quelle esistenti Acea Ato 2 sta provvededendo alla loro trasformazione con utenze a contatore”. Intanto, però, su 48.751 contratti condominiali, ancora 1.293 sono a “bocca tarata”.

Da “Romaone.it” del 30 maggio 2007