Si apre una maratona di tre giorni per l’acqua. Protagonisti i movimenti locali e tutte le persone che combattono ogni giorno affinchè questa risorsa rimanga un bene comune. Il luogo scelto per l’appuntamento del forum nazionale dell’acqua è proprio Aprilia, comune a pochi chilometri a sud di Roma, che da anni sta combattendo la sua battaglia contro la spregiudicata gestione di Acqualatina. Il comune pontino, da anni, è diventato uno degli esempi di lotta alla privatizzazione della risorsa idrica. Rivist@ insieme ai colleghi di Peace Reporter seguirà il forum e vi darà aggiornamenti da Aprilia…
IL PROGRAMMA
Roma, 21 Novembre 2008 – Ore 15.00 – 18.00 –
Palazzo Valentini, Sala della Pace della Provincia di Roma – Via IV Novembre, 119/a
Assemblea del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l’Acqua Pubblica
Aprilia, 22-23 Novembre 2008 – Secondo Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua “Acqua pubblica : riprendiamoci il futuro !”
INFORMAZIONI LOGISTICHE
A distanza di due anni e mezzo dal Primo Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (Roma 10-11-12 Marzo 2006), dopo una straordinaria raccolta firme a sostegno della legge d’iniziativa popolare (406.626 firme), dopo una grande manifestazione nazionale (1° Dicembre 2007) in cui il popolo dell’acqua è sceso in piazza per ribadire che l’acqua deve essere pubblica e che i beni comuni vanno tutelati, il Movimento per l’Acqua ha deciso di ritrovarsi di nuovo per il Secondo Forum Italiano. Otto seminari tematici, workshop e due momenti assembleari plenari faranno di questo appuntamento una nuova occasione di sensibilizzazione sociale sul tema dell’acqua e dei beni comuni, oltre a caratterizzarlo come una tappa fondamentale per :
1) la costruzione di una piattaforma generale sull’intero ciclo dell’acqua, che, dalla lotta per la ripubblicizzazione, si estenda a tutte le possibili vertenzialità sulla tutela e la conservazione della risorsa ;
2) il rilancio delle mobilitazioni territoriali su tutto il territorio nazionale, aprendo la discussione dentro il movimento per conoscere e condividere lo stato delle stesse e le loro prospettive future ;
3) il rilancio di una forte vertenza nazionale che consenta il rafforzamento delle lotte territoriali e la riapertura di una capacità di incidere sull’agenda politica nazionale per aprire la strada alla legge di iniziativa popolare ;
4) l’apertura e la connessione con altre esperienze di lotta e di mobilitazione sui beni comuni.
Da “Rivist@” del 21 novembre 2008