È atterrato ieri, dopo 15 giorni in orbita, il miliardario Guy Laliberté, meglio conosciuto come il fondatore del Cirque du Soleil. Non una semplice vacanza da supermilionario la sua, ma un’occasione per mettere in guardia l’umanità intera sulla necessità di assicurare acqua potabile, a tutti in egual misura.
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Per far ciò, ha indossato per tutta la durata della missione il classico naso da clown. Primo turista canadese nello spazio, Laliberté era affiancato dall’astronauta Mike Barratt e dal cosmonauta russo Gennady Padalka.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema idrico ed in particolar modo sulla salvaguardia delle riserve di acqua potabile, Laliberté, lo scorso venerdì, ha condotto in diretta dalla spazio e in collegamento con la Terra uno show dal titolo: «Dalla Terra alle stelle per l’acqua». Lo spettacolo è stato trasmesso in diretta tv dalle ore 2 in Italia e sul web nel sito della fondazione One Drop, creata dallo stesso Lalibertè. Un evento senza precedenti, realizzato in 14 lingue differenti e in collegamento da 14 città del mondo.
A fargli da spalla, dalla Terra, c’erano Al Gore, Shakira, Peter Gabriel, Joss Stone e Bono degli U2, tutti personaggi molto vicini alle tematiche ambientali e di denuncia, ma anche due ambientalisti, David Suzuki e Vandana Shiva. Da Montreal, l’astronauta canadese Julie Payette ha letto un racconto poetico di Yann Martel, un dialogo tra il Sole, la Luna e una goccia d’acqua. Ad affiancarla, una rappresentazione del Cirque du Soleil ispirata a miti e leggende autoctone.
Uno spettacolo ibrido, insomma, e non solo per la diversità delle performance, dal canto alla poesia. Un vero e proprio show “extraterrestre”. Lodevole l’iniziativa, forse un po’ troppo eccessivo il costo: dai 6 ai 10 milioni di dollari (4-6,8 milioni di euro).
Da GeenMe del 12 ottobre 09