Stimolare la riflessione sull’acqua: una risorsa vitale, la cui gestione è condizione imprescindibile per un suo uso razionale. E’ questo l’obiettivo del concorso internazionale di arte contemporanea ‘Pure Water Vision: Acea EcoArt Contest 2010’ presentato da Acea, gestore del servizio idrico integrato fognature e depurazione nell’ambito territoriale di Roma e provincia, insieme ad EcoArt Project, la piattaforma creativa, ideata da Pino Fortunato nel 2009, con l’obiettivo di ricercare e promuovere la produzione artistica internazionale ispirata a tematiche di eco-sostenibilità.
Il concorso ‘Pure Water Vision: Acea EcoArt Contest 2010’, curato da Manuela Pacella, è aperto dal 31 marzo al 31 agosto 2010 ed è rivolto ad artisti nazionali e internazionali che possono iscriversi nelle categorie di Fotografia ed Elaborazioni Digitali, Videoarte, Pittura, Scultura, Installazioni e Performance. Il tema sul quale gli artisti sono chiamati ad esprimere la loro creatività è il rapporto tra acqua, uomo e ambiente.
L’obiettivo è di far emergere tratti poco noti del ciclo dell’acqua, quelli tecnologici; l’indagine è focalizzata sulla visione artistica di cosa c’è dietro l’apparente semplicità dell’acqua, che scorre pura dai rubinetti delle nostre case, attraverso acquedotti, impianti di fognatura e depurazione. Il ciclo tecnologico dell’acqua prevede una serie di fasi importanti per lo sviluppo sostenibile del pianeta, a cui invece troppo spesso non si presta la dovuta considerazione. Al Vincitore del concorso sarà assegnato il ‘Premio Acea EcoArt 2010’ dal valore di 10 mila euro; i dieci finalisti parteciperanno ad una mostra collettiva e 30 opere selezionate saranno pubblicate sul Catalogo EcoArt Book edizione 2010.
Infine, una Selezione Speciale di artisti sarà coinvolta in attività di marketing culturale e campagne di comunicazione aziendale. Un comitato curatoriale, composto da operatori dell’arte contemporanea, si occuperà parallelamente di fare ricerca per le due gallerie virtuali presenti sul sito di EcoArt Project, Guest Artists e Observatory on Green Art, attraverso la selezione di artisti affermati da invitare e il monitoraggio costante su iniziative affini indette da altre organizzazioni.
Le opere pervenute durante il 2009 hanno dato vita a Gad, Green Art Database, un vero e proprio archivio globale online utilizzato per offrire opportunità di promozione agli artisti, accompagnate da operazioni di marketing culturale.
Da Adnkronos del 30 marzo 2010