Waterfootprint: quanta acqua consumi?!

E tu, quanta acqua consumi? In particolare, quanta acqua mangi senza accorgertene?  L’Italia è al secondo quarto posto, subito dietro gli Stati Uniti, la Grecia e la Malaysia, per consumo pro capite di acqua.

Ce ne servono 2.332 metri cubi all’anno. Sissignori, uno sproposito. Ad un americano, ne servono 2.500. Ma nel mondo la media è di 1.234 litri d’acqua a testa.

Non la beviamo tutta, ovviamente, e neanche siamo un popolo di igienisti. O meglio: indubbiamente docce, sciacquoni eccetera hanno il loro peso, come anche l’abitudine di lavare l’auto ed innaffiare i giardini con la potabile.

Ma più che altro, tutta quest’acqua acqua ce la mangiamo. Non ci credete?

E’ appena nato un sito, waterfootprint.org, a cura dell’università di Twente, in Olanda. Calcola quanto pesano gli individui e le nazioni sulle riserve d’acqua del pianeta.

L’ispirazione viene dai siti che permettono di calcolare le emissioni di anidride carbonica, il gas dell’effetto serra. Le emissioni sono legate – attraverso il consumo di energia – agli oggetti e alle abitudini quotidiane. Viaggiare, scaldarsi d’inverno, accendere il computer: tutto comporta emissioni di anidride carbonica.

A un calcolatore on line analogo per l’acqua, nessuno aveva ancora pensato. Si tratta di acqua virtuale, cioè di consumi di cui non ci accorgiamo. Così in una tazza di caffè – pochi sorsi – ci sono 140 litri d’acqua: quella che è servita ai chicchi per crescere ed essere lavorati.

Un chilo di carne bovina “incorpora” 16.000 litri d’acqua: le mucche bevono ma soprattutto mangiano cereali e foraggi che, a loro volta, sono stati innaffiati, raccolti e lavorati. Un chilo di mais richiede 900 litri d’acqua.

E così avanti. Una mela, 70 litri. Un bicchiere di birra, 75 litri; una fetta di pane, 40 litri. Un chilo di formaggio consuma 5.000 litri d’acqua; un chilo di carne di pollo, 3.900 litri.

Su waterfootprint ci sono tre calcolatori. Uno riguarda il consumo medio annuo pro capite per Paese. Poi ci sono i calcolatori individuali: uno di massima (dove vivi, quanto guadagni, sei vegetariano o no) e uno più raffinato, che tiene conto delle abitudini personali legate, oltre che al cibo, a bucati, abluzioni e relativa durata, modalità con cui si lavano i piatti…

In qualità di vegetariana, consumo meno acqua della media nazionale: non arrivo a 2.000 metri cubi. Ah: un metro cubo sono mille litri.

Waterfootprint, per scoprire quanta acqua mangi e consumi senza accorgertene

Sull’Independent un articolo dedicato a waterfootprint e al calcolo del consumo di acqua attraverso il cibo e le abitudini quotidiane

Via Blogeko